Filatrice meccanica

SCHEDA TECNICA

Nome originaleSpinning Jenny InventoreJames Hargreaves Anno di invenzione1764 Anno di brevetto1770 Fase di lavorazioneFilatura Origine dell'energiaUomo
James Hargreaves
FIG. 1 James Hargreaves.

L'inventore

          James Hargreaves nacque a Blackburn nel 1720. Nella sua vita non ricevette alcun tipo di istruzione e non fu mai in grado, dunque, di leggere o scrivere. Lavorò come falegname e tessitore, ma ebbe sin dalla giovane età un forte interesse per l'ingegneria.

Negli anni sessanta del 1700, Hargreaves viveva nel villaggio di Stanhill ed era uno dei tanti tessitori che possedevano un suo filatoio e un suo telaio.

L’origine della sua invenzione può essere ricondotta ad un fatto curioso. Si dice che, un giorno, sua figlia rovesciò accidentalmente il filatoio di famiglia. Il fuso continuò a girare nonostante fosse caduto e ciò diede ad Hargreaves l'idea che un'intera linea di fusi potesse essere governata da una sola ruota.

Qualche anno dopo, nel 1764, Hargreaves costruì quello che divenne poi noto come la “Spinning Jenny” (o in italiano la “Giannetta”). Dopo alcune migliorie, la macchina venne brevettata definitivamente da Hargreaves nel 1770. Comunemente, si ritiene che il nome della macchina sia un omaggio di Thomas Highs (uno di coloro che lavorò con Hargreaves alla creazione della macchina) alla figlia Jenny. Tuttavia, “jenny” era anche il termine usato nel nord dell'Inghilterra per “engine”, che può essere tradotto come “macchina”.

L'invenzione

          La spinning jenny (o giannetta) è una macchina filatrice a lavoro intermittente e dotata di fusi multipli.

L'introduzione di tale dispositivo nell'industria tessile permise di ridurre fortemente la manodopera necessaria per la produzione di filati poiché era in grado di fornire ad un solo operaio la capacità di gestire otto o più aste contemporaneamente. Fu la prima grande innovazione tecnica nel settore tessile e quella che aprì le porte alla rivoluzione industriale, divenendo così un simbolo dell'epoca.

La macchina prevedeva una struttura metallica con otto fusi in legno ad una estremità. Un insieme di otto stoppini era attaccato ad un'asta sul telaio.

I fasci di fibre, una volta tesi, passavano attraverso due barre orizzontali di legno che potevano essere incrociate. Queste barre potevano essere spostate dall'operatore, con la mano sinistra, lungo la parte superiore del telaio in modo da estendere il filo e ottenere lo spessore desiderato.

L'operatore usava la mano destra per girare rapidamente una ruota che innescava la rotazione di tutti i fusi e di conseguenza torceva il filo. Quando le barre venivano retratte, il filo si avvolgeva sul fuso. La guida dei fili sui fusi era ad opera di una carrucola a pettine, che li indirizzava nella giusta posizione.

FIG. 2 La giannetta di Hargreaves.