Il periodo storico compreso tra l'anno 1488 e 1522 è segnato da numerose scoperte che cambieranno drasticamente il modo di vivere di tutta la popolazione europea. Parliamo dell'esplorazione dell'Africa, la scoperta di nuove terre come il continente americano e nuovi mari come il Mar dei Caraibi e l'Oceano Pacifico. Il XVI secolo è caratterizzato non solo dalla scoperta ma anche dalla conquista del Nuovo Mondo il quale sarà causa di conflitti tra i potenti imperi.
Mentre il nuovo continente subiva invasioni, la chiesa cattolica attuò un nuovo programma di evangelizzazione dell'oriente, in particolare Cina e Giappone.
Il grande cambiamento geografico, causò mutamenti nell'economia europea; ci fu un ampliamento dei flussi commerciali, arrivavano grande quantità di oro e argento dal nuovo continente, gli stati affacciati sul mediterraneo iniziavano a perdere il proprio primato sul commercio, si svilupparono marine mercantili. Anche l'agricoltura subì un enorme cambiamento, causato dall'importazione di nuove piante quali mais, pomodoro, patata, cacao, tabacco. Furono importati anche nuovi animali come il tacchino.
(Vedi: Lo scambio biologico tra i due mondi)
Sezione curata da Liao Emilano
Dal punto di vista politico gli effetti furono:
Dal punto di vista sociale gli effetti furono:
Il commercio di esseri umani coinvolgerà i tre continenti ovvero Europa, Africa e America e diventerà uno dei fondamentali pilastri dell'economia mondiale del tempo.
Il termine deriva da “colonia” che ha le sue origini nel verbo latino “colere”, coltivare. Nell'antichità i membri di una colonia si stabilivano in un paese lontano per abitarlo, coltivarlo, mantenendo usi, costumi e leggi della madrepatria. In età moderna invece il termine colonia indica i possedimenti di uno stato solitamente oltreoceano. Il colonialismo moderno prevedeva lo sfruttamento delle risorse materiali e naturali, l'imposizione della lingua, della cultura, degli usi della madrepatria e ha posto le basi alle teorie razziste dell'Ottocento, infatti le popolazioni indigene erano considerate inferiori e perciò non godevano dei diritti civili. Il colonialismo contemporaneo o neocolonialismo consiste nello sfruttamento delle ex colonie spesso ancora legate economicamente alle antiche potenze coloniali in seguito alla decolonizzazione avvenuta nel ventesimo secolo.
Le imbarcazioni che solcavano gli Oceani diretti verso le nuove terre non trasportavano solo marinai, avventurieri, navigatori e schiavi ma anche prodotti agricoli e animali.
Gli scambi tra i due continenti avranno effetti dirompenti sui consumi e sulle abitudini della popolazione.
Gli europei in pochi anni introdussero nelle Americhe nuovi animali, piante, usi e costumi che si diffusero in breve nelle abitudini dei nativi. Vennero introdotti diversi animali tra cui il maiale, bovini (mucche e buoi) e ovini (pecore e capre). Nel Sud America fu avviata un'attività di allevamento che si sarebbe rivelata di vitale importanza per l'alimentazione americana. A rivoluzionare l'economia furono i cavalli impiegati come mezzo di trasporto che si rivelarono utili per custodire le mandrie.
Gli scambi tra i due continenti avranno effetti dirompenti sui consumi e sulle abitudini della popolazione.
A differenza dell'America, in Europa il processo di diffusione dei nuovi prodotti fu più lento a causa di una certa diffidenza degli europei da ciò che arrivava da oltre oceano.
Vennero introdotti:
Sezione curata da Pizzini Leonardo
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